about
A volte succede che qualcuno esplode da qualche parte. É un disastro e lo scrivono sui giornali e ci sono le immagini dei posti distrutti e nessuno ci pensa troppo ma è esploso qualcuno e magari un povero cristo si era preso bene per quel qualcuno e adesso ci sta di merda.
No, Clara non è un nome da integralista - o almeno non lo era quando ho scritto questa storia (
goo.gl/lwx4VN) -, fatto sta che lui si innamora di lei, lei fa la misteriosa e se ne parte e mesi dopo lui legge che lei si è fatta saltare in aria. E piange. E gli tocca pure dire che condanna quel gesto e che è contro la violenza. E l’occidente continua il suo corso e la società civile va avanti sempre nonostante tutto e lui non ne può più di niente.
Clara è una storia così arrangiata con la bbbband e registrata in casa da Bolgare a Santa Lucia col caldo; non è affatto un lavoro perfetto, quelli bravi si accorgeranno di vari fuoritempo e di un mix molto poco professionale, però ecco avevamo pochi giorni e bisogna pur incominciare da qualche parte perché non con un'esplosione
youtu.be/UC6w3TQtXaQ lyrics
La notte si apprestava
a guardare le case, le luci degli altri
e Clara leggera esplodeva,
contro l'occidente fumava per altri trascorsi
e non scriveva a me,
lei non scriveva a me.
Le bruciava la faccia
e le mani innocenti chiedevano aiuto,
come potevo pensare che presto
o più tardi sarebbe partita?
Mi parlava di Dio
ed io già pensavo alla vita da suora,
alla vita lontana dal mondo e da me.
Scusami se
non mi sono ricordato di te,
ma è un po' che
non riesco ad essere qui,
ma è un po' che
non riesco ad essere qui.
Quando vedevo i suoi occhi bagnati
io immaginavo dei drammi in famiglia,
tipo il padre sparito, un odio celato
o cose così
ma non capivo che
lei era molto più di me.
"Non ci rivedremo per molto tempo
io vado, convertiti,
faccio qualcosa di grande
fra qualche mese ricordati pensami"
L'avrei baciata ma
aveva una bomba, una bomba nel petto
non era quel tipo di donna.
Scusami se
non mi sono ricordato di te,
ma è un po' che
non riesco ad essere qui,
ma è un po' che
non riesco ad essere
e comprerò il giornale solo per
conservarlo perché parla di te
e quando mi chiederanno
cosa ne penso di questa storia dell'attentato
io mi dirò personalmente scioccato,
io mi dirò profondamente colpito
e tante altre cose che non sono te.
Scusami se
non mi sono ricordato di te,
ma è un po' che
non riesco ad essere qui,
ma è un po' che
non riesco ad essere qui,
vorrei sentirmi dire
"dove credi di andare"
vorrei la fine
della civiltà occidentale,
vorrei a fine
della civiltà occidentale.
credits
released July 14, 2015
Grazie a Elio Biffi per gli strumenti di registrazione, a Alex dei Phatbuzz per i piatti seri, a Giovanni dei Malkovic per piccole consulenze telematiche di notte (la versione con batteria ridotta puoi diffonderla dicendo che tu l'avevi capito subito), a Dario Pasqualini che si è preso bene ed è stato in sala prove con noi come Bale e Giulia Mottinelli, a quelli che invece si sono fermati nel parcheggio del Polaresco tipo Michele, Chiara e Bonz, a chiunque si è sorbito il pezzo o lo ha cantato ammerda con me. Prodotto e registrato in casa da Montag a Luglio 2015.
Batteria e seconde voci basse: Matteo De Filippis
Basso e urla: Marco Zambetti
Chitarra elettrica e seconde voci tenori: Simone Lupi
Voce e chitarra acustica: Pietro Raimondi
Parole e musica di Pietro Raimondi (Dicembre 2014)
Sulla copertina:
Si tratta di presunti messaggi dell'Isis nelle strade bergamasche (
goo.gl/eIKFer) facilmente smentiti (
goo.gl/MZKQ0N), quasi come un tentativo provinciale di essere nelle notizie. Mi piaceva il profilo della torre dei venti che sta lì a casaccio
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